Nove mesi di dolce attesa, poi la nascita del bambino… e adesso? Le ovaie devono riprendere la loro attività dopo la lunga pausa, e può volerci del tempo prima che tutto torni alla normalità. Si inizia con il capoparto, che è il primo ciclo dopo il parto, poi ci saranno diversi mesi di ciclo irregolare, e molto dipende dal fattore allattamento. Ecco cosa succede nei primi mesi da neomamma.
Capoparto, quando arriva?
Durante la gravidanza, nell’organismo si alzano i livelli di estrogeni e progesterone in modo che l’ovulazione sia bloccata e non si abbiano mestruazioni. L’orologio biologico che regola il ciclo si riattiva dopo il parto, ma bisogna aspettare ben più di 28 giorni prima di veder tornare il flusso. Dopo 8-10 settimane può arrivare il capoparto quando si sceglie la nutrizione artificiale per il bebè, mentre possono volerci fino a 18 mesi in caso di allattamento costante.
Capoparto e allattamento al seno, cosa cambia?
C’è una stretta correlazione tra capoparto e allattamento. Questo succede perché l’ormone che garantisce la lattazione, che si chiama prolattina, ha anche l’effetto di bloccare il ciclo mestruale più a lungo. Vediamo un po’ di statistiche: tra le neomamme che non allattano, o che lo fanno per meno di un mese, il 40% ha la prima mestruazione dopo 8-10 settimane dal parto, percentuale che sale al 70% dopo altre due settimane, e arriva al totale dopo sei mesi. Il capoparto in caso di allattamento al seno esclusivo e frequente arriva dopo tre mesi per il 35% delle neomamme, e dopo sei mesi per il 65%. Se le poppate sono frequenti e prolungate, però, i livelli di prolattina restano alti e possono volerci anche 18 mesi prima dell’arrivo del capoparto.
Quanto dura il capoparto
Una volta arrivato, il capoparto ha durata e intensità generalmente maggiore rispetto ai cicli pre-gravidanza: può arrivare a 8-10 giorni, con un flusso molto abbondante, ma si tratta comunque di qualcosa di estremamente soggettivo.
Il ciclo dopo il capoparto
Come si diceva all’inizio, dopo il parto si riattiva la comunicazione tra ovaio, ipofisi e ipotalamo, i tre organi che regolano i livelli ormonali responsabili del ciclo mestruale, ma ci vuole del tempo affinché questo asse torni a lavorare a regime. Non bisogna preoccuparsi, quindi, se i primi cinque o sei cicli saranno irregolari: posso essere più ravvicinati o più distanziati rispetto ai canonici 28 giorni, e anche l’intensità del flusso è variabile rispetto a quella usuale. Queste prime mestruazioni potrebbero essere anche più dolorose per la necessità dell’utero di contrarsi con più forza per gestire il sanguinamento: queste variazioni rispetto alle sensazioni precedenti al parto non devono preoccupare, ma può essere importante parlarne con il proprio ginecologo.
Passata questa fase di assestamento, però, potresti ritrovarti con un ciclo molto più regolare di prima, e anche meno doloroso. Questo succede perché si attiva una produzione ormonale più regolare e con un livello più basso di prostaglandine, sostanze ormonosimili responsabili delle contrazioni uterine che causano parte dei dolori mestruali.
Capoparto e fertilità
La mancanza di mestruazioni in attesa del capoparto non indica con certezza la mancanza di fertilità, e l’irregolarità dei cicli seguenti rende pressoché impossibile basarsi sul conteggio dei giorni per individuare il proprio periodo fertile. Se vuoi evitare una nuova gravidanza, considera che puoi riprendere l’assunzione della pillola un mese dopo la nascita del bambino, ma se allatti è meglio passare alla minipillola. Nel frattempo, o in alternativa, c’è sempre il preservativo.
Se vuoi saperne di più sull’argomento, leggi anche l’articolo in cui spieghiamo tutto quello che succede al tuo corpo durante il ciclo. Su Pampers, invece, puoi trovare utili consigli su come rimetterti in forma dopo la gravidanza.
Fonte https://lines.it/ginecologia/gravidanza/capoparto-il-primo-ciclo-dopo-il-parto
Capoparto, quando arriva?
Durante la gravidanza, nell’organismo si alzano i livelli di estrogeni e progesterone in modo che l’ovulazione sia bloccata e non si abbiano mestruazioni. L’orologio biologico che regola il ciclo si riattiva dopo il parto, ma bisogna aspettare ben più di 28 giorni prima di veder tornare il flusso. Dopo 8-10 settimane può arrivare il capoparto quando si sceglie la nutrizione artificiale per il bebè, mentre possono volerci fino a 18 mesi in caso di allattamento costante.
Capoparto e allattamento al seno, cosa cambia?
C’è una stretta correlazione tra capoparto e allattamento. Questo succede perché l’ormone che garantisce la lattazione, che si chiama prolattina, ha anche l’effetto di bloccare il ciclo mestruale più a lungo. Vediamo un po’ di statistiche: tra le neomamme che non allattano, o che lo fanno per meno di un mese, il 40% ha la prima mestruazione dopo 8-10 settimane dal parto, percentuale che sale al 70% dopo altre due settimane, e arriva al totale dopo sei mesi. Il capoparto in caso di allattamento al seno esclusivo e frequente arriva dopo tre mesi per il 35% delle neomamme, e dopo sei mesi per il 65%. Se le poppate sono frequenti e prolungate, però, i livelli di prolattina restano alti e possono volerci anche 18 mesi prima dell’arrivo del capoparto.
Quanto dura il capoparto
Una volta arrivato, il capoparto ha durata e intensità generalmente maggiore rispetto ai cicli pre-gravidanza: può arrivare a 8-10 giorni, con un flusso molto abbondante, ma si tratta comunque di qualcosa di estremamente soggettivo.
Il ciclo dopo il capoparto
Come si diceva all’inizio, dopo il parto si riattiva la comunicazione tra ovaio, ipofisi e ipotalamo, i tre organi che regolano i livelli ormonali responsabili del ciclo mestruale, ma ci vuole del tempo affinché questo asse torni a lavorare a regime. Non bisogna preoccuparsi, quindi, se i primi cinque o sei cicli saranno irregolari: posso essere più ravvicinati o più distanziati rispetto ai canonici 28 giorni, e anche l’intensità del flusso è variabile rispetto a quella usuale. Queste prime mestruazioni potrebbero essere anche più dolorose per la necessità dell’utero di contrarsi con più forza per gestire il sanguinamento: queste variazioni rispetto alle sensazioni precedenti al parto non devono preoccupare, ma può essere importante parlarne con il proprio ginecologo.
Passata questa fase di assestamento, però, potresti ritrovarti con un ciclo molto più regolare di prima, e anche meno doloroso. Questo succede perché si attiva una produzione ormonale più regolare e con un livello più basso di prostaglandine, sostanze ormonosimili responsabili delle contrazioni uterine che causano parte dei dolori mestruali.
Capoparto e fertilità
La mancanza di mestruazioni in attesa del capoparto non indica con certezza la mancanza di fertilità, e l’irregolarità dei cicli seguenti rende pressoché impossibile basarsi sul conteggio dei giorni per individuare il proprio periodo fertile. Se vuoi evitare una nuova gravidanza, considera che puoi riprendere l’assunzione della pillola un mese dopo la nascita del bambino, ma se allatti è meglio passare alla minipillola. Nel frattempo, o in alternativa, c’è sempre il preservativo.
Se vuoi saperne di più sull’argomento, leggi anche l’articolo in cui spieghiamo tutto quello che succede al tuo corpo durante il ciclo. Su Pampers, invece, puoi trovare utili consigli su come rimetterti in forma dopo la gravidanza.
Fonte https://lines.it/ginecologia/gravidanza/capoparto-il-primo-ciclo-dopo-il-parto
Nessun commento:
Posta un commento