FSH e funzione ovarica
Nella donna la follicologenesi, ovvero il processo di accrescimento e maturazione dei follicoli ovarici avviene grazie all’azione di questi due ormoni. La follicologenesi ha inizio dopo la pubertà e può avere come esito la morte del follicolo (definita atresia) oppure l’ovulazione cioè la liberazione di un ovocita maturo. È la quantità di FSH circolante che, nei primi giorni del ciclo mestruale, induce la crescita e la maturazione dei follicoli. Sotto l’influenza dell’FSH i follicoli iniziano a produrre estrogeni. Quando la concentrazione di estrogeni aumenta oltre un certo valore soglia, gli stessi estrogeni determinano un meccanismo inibitorio sull’ipofisi (feedback negativo), come conseguenza i livelli di FSH nel sangue diminuiscono.
Al raggiungimento della menopausa i follicoli nelle ovaie non sono più sensibili ai segnali ormonali che fino a quel momento avevano indotto la fase follicolare. Con l’aumentare dell’età, infatti, diminuiscono, ad ogni ciclo, i follicoli a disposizione e, di conseguenza la quantità di estrogeni prodotta, il meccanismo di feedback negativo appena descritto viene meno, e i valori di FSH nel sangue rimangono elevati. Quindi, seppur con diversi limiti legati alle sue variazioni mensili, un valore aumentato di FSH nel sangue di una donna, potrebbe far nascere il sospetto di uno stato di ridotta riserva ovarica rappresentando una misura indiretta del numero dei follicoli.
Tuttavia occorre sottolineare che, come quasi tutti i test di laboratorio, il dosaggio del FSH non è da solo sufficiente per poter effettuare una corretta valutazione della riserva ovarica di una donna. A tal fine occorrerà integrare i suoi valori con il dosaggio degli ormoni AMH ed Estradiolo e con un’ecografia pelvica transvaginale.
FSH e funzione testicolare
Nell’uomo, l’ormone follicolo-stimolante ha la funzione di stimolare la spermatogenesi, ovvero la formazione di nuovi spermatozoi da parte del testicolo.
Elevati livelli di FSH maschile possono indicare un’insufficienza testicolare primaria, causata in genere da difetti dello sviluppo nella crescita dei testicoli (per mancato sviluppo; anomalie cromosomiche; infezioni virali; radiazioni o chemioterapici; malattie autoimmuni; tumori delle cellule germinali) o da lesioni agli stessi. Bassi livelli, invece, associati ad azoospermia o ad oligospermia severa fanno pensare a disturbi ipofisari o ipotalamici.
Nella donna la follicologenesi, ovvero il processo di accrescimento e maturazione dei follicoli ovarici avviene grazie all’azione di questi due ormoni. La follicologenesi ha inizio dopo la pubertà e può avere come esito la morte del follicolo (definita atresia) oppure l’ovulazione cioè la liberazione di un ovocita maturo. È la quantità di FSH circolante che, nei primi giorni del ciclo mestruale, induce la crescita e la maturazione dei follicoli. Sotto l’influenza dell’FSH i follicoli iniziano a produrre estrogeni. Quando la concentrazione di estrogeni aumenta oltre un certo valore soglia, gli stessi estrogeni determinano un meccanismo inibitorio sull’ipofisi (feedback negativo), come conseguenza i livelli di FSH nel sangue diminuiscono.
Al raggiungimento della menopausa i follicoli nelle ovaie non sono più sensibili ai segnali ormonali che fino a quel momento avevano indotto la fase follicolare. Con l’aumentare dell’età, infatti, diminuiscono, ad ogni ciclo, i follicoli a disposizione e, di conseguenza la quantità di estrogeni prodotta, il meccanismo di feedback negativo appena descritto viene meno, e i valori di FSH nel sangue rimangono elevati. Quindi, seppur con diversi limiti legati alle sue variazioni mensili, un valore aumentato di FSH nel sangue di una donna, potrebbe far nascere il sospetto di uno stato di ridotta riserva ovarica rappresentando una misura indiretta del numero dei follicoli.
Tuttavia occorre sottolineare che, come quasi tutti i test di laboratorio, il dosaggio del FSH non è da solo sufficiente per poter effettuare una corretta valutazione della riserva ovarica di una donna. A tal fine occorrerà integrare i suoi valori con il dosaggio degli ormoni AMH ed Estradiolo e con un’ecografia pelvica transvaginale.
FSH e funzione testicolare
Nell’uomo, l’ormone follicolo-stimolante ha la funzione di stimolare la spermatogenesi, ovvero la formazione di nuovi spermatozoi da parte del testicolo.
Elevati livelli di FSH maschile possono indicare un’insufficienza testicolare primaria, causata in genere da difetti dello sviluppo nella crescita dei testicoli (per mancato sviluppo; anomalie cromosomiche; infezioni virali; radiazioni o chemioterapici; malattie autoimmuni; tumori delle cellule germinali) o da lesioni agli stessi. Bassi livelli, invece, associati ad azoospermia o ad oligospermia severa fanno pensare a disturbi ipofisari o ipotalamici.
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