Lo studio
I ricercatori hanno valutato l’associazione tra esposizione prenatale ad acido folico, mediante farine integrate con questa sostanza, relativamente alla maturazione della corteccia cerebrale e al rischio di sviluppare problemi psichiatrici tra i ragazzi tra gli otto e i 18 anni. Dai risultati è emerso che lo spessore della corteccia cerebrale era maggiore tra i giovani nati dopo integrazione completa con acido folico, intermedio nei ragazzi nati da madri che avevano cominciato l’integrazione con acido folico in corso di gravidanza e minore tra i nati da madri che avevano partorito prima di iniziare a consumare farine integrate con acido folico.
Le conclusioni
Secondo i ricercatori, inoltre, dopo che la corteccia ha raggiunto il massimo spessore, comincia ad assottigliarsi, e un assottigliamento ritardato sarebbe associato a un’intelligenza superiore, mentre un assottigliamento accelerato sarebbe associato a schizofrenia e autismo. Nello studio, l’integrazione con acido folico è risultata associata a un ritardo nell’assottigliamento della corteccia cerebrale, con conseguente riduzione dei tassi di malattie psicotiche come la schizofrenia.
I commenti
“I nostri risultati sono i primi a dimostrare un miglioramento della salute del cervello nei giovani dopo esposizione in gravidanza ad acido folico e a mostrare che l’effetto è dovuto a specifici cambiamenti a livello cerebrale”, dichiara Roffman . “Nonostante la raccomandazione di assumere acido folico per proteggere conto i difetti del tubo neurale, molte donne in età fertile non assumono integratori e meno della metà della popolazione mondiale vive in aree che richiedono l’integrazione di acido folico nelle farine”, conclude l’esperto.
Fonte: JAMA Psychiatry
I ricercatori hanno valutato l’associazione tra esposizione prenatale ad acido folico, mediante farine integrate con questa sostanza, relativamente alla maturazione della corteccia cerebrale e al rischio di sviluppare problemi psichiatrici tra i ragazzi tra gli otto e i 18 anni. Dai risultati è emerso che lo spessore della corteccia cerebrale era maggiore tra i giovani nati dopo integrazione completa con acido folico, intermedio nei ragazzi nati da madri che avevano cominciato l’integrazione con acido folico in corso di gravidanza e minore tra i nati da madri che avevano partorito prima di iniziare a consumare farine integrate con acido folico.
Le conclusioni
Secondo i ricercatori, inoltre, dopo che la corteccia ha raggiunto il massimo spessore, comincia ad assottigliarsi, e un assottigliamento ritardato sarebbe associato a un’intelligenza superiore, mentre un assottigliamento accelerato sarebbe associato a schizofrenia e autismo. Nello studio, l’integrazione con acido folico è risultata associata a un ritardo nell’assottigliamento della corteccia cerebrale, con conseguente riduzione dei tassi di malattie psicotiche come la schizofrenia.
I commenti
“I nostri risultati sono i primi a dimostrare un miglioramento della salute del cervello nei giovani dopo esposizione in gravidanza ad acido folico e a mostrare che l’effetto è dovuto a specifici cambiamenti a livello cerebrale”, dichiara Roffman . “Nonostante la raccomandazione di assumere acido folico per proteggere conto i difetti del tubo neurale, molte donne in età fertile non assumono integratori e meno della metà della popolazione mondiale vive in aree che richiedono l’integrazione di acido folico nelle farine”, conclude l’esperto.
Fonte: JAMA Psychiatry
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