La Fecondazione in Vitro rappresenta un terapia fondamentale in presenza di una diagnosi di infertilità di coppia. Consiste nel prelievo degli ovuli dopo una stimolazione ovarica controllata, nella loro fecondazione con gli spermatozoi e nel trasferimento in utero degli embrioni ottenuti.
Il pick-up degli ovociti consiste nell’aspirazione dei follicoli ovarici ottenuti dopo stimolazione ovarica. Fino alla metà degli anni Ottanta, il pick-up degli ovociti avveniva per via laparoscopica, cioè attraverso un intervento chirurgico maggiore in anestesia generale. Da metà degli anni Ottanta, invece, la tecnica si è molto semplificata, come ci spiega Luciana De Lauretis, direttore del Centro Fertilità dell’Istituto Clinico Città Studi di Milano (puoi chiederle un consulto qui), e il prelievo ovocitario viene effettuato per via trans vaginale sotto controllo ecografico, in sedazione profonda o, in alcuni casi, con anestesia locale.
Come avviene
Sotto guida ecografica transvaginale si inserisce un ago sottile nella parete superiore della vagina, si raggiungono i follicoli ovarici e si aspira il liquido che contengono.
La durata
L’intera procedura di pick-up degli ovociti dura pochi minuti (da 5 a 20 minuti) a seconda della quantità di follicoli da aspirare e dalla posizione delle ovaie. Il liquido follicolare viene aspirato, raccolto in una provetta e inviato subito in laboratorio, dove viene controllato al microscopio per verificare la presenza degli ovociti (invisibili a occhio nudo).
L’anestesia
Il pick-up può essere fatto in anestesia locale, con lieve sedazione oppure in sedazione profonda. L’anestesia locale consiste in una iniezione di anestetico sulle aree che circondano il collo dell’utero e che sono quelle attraversate dall’ago per raggiungere le ovaie. La lieve sedazione è indotta attraverso una iniezione endovenosa di farmaci analgesici e ipnotici, ma la paziente rimane cosciente durante tutto l’intervento. La sedazione profonda è una forma di anestesia generale leggera, durante la quale viene indotto un sonno profondo, ma in respiro spontaneo, senza necessità di intubazione. Il vantaggio dell’anestesia locale è che non servono analisi preanestesia, non si va incontro alle complicanze legate all’uso degli anestetici generali e non si perde mai coscienza. Lo svantaggio è che non elimina totalmente il dolore durante la procedura. La scelta del tipo di anestesia dipende spesso dal centro più che dalla paziente: molti centri di Procreazione Medicalmente Assistita non usano la sedazione profonda per problemi organizzativi e in questi casi il prelievo avviene in sedazione leggera o in anestesia locale. Dopo il pick-up degli ovociti la donna viene tenuta in osservazione per qualche ora, per controllare che non ci siano complicazioni e, se ha fatto la sedazione generale, per assicurarsi che abbia riacquistato il livello di coscienza. Di solito le dimissioni dal centro avvengono dalle 2 alle 4 ore dopo il pick-up.
Le complicanze
Sono prevalentemente legate al rischio emorragico: vaginale o intra-addominale. L’entità del sanguinamento da pick-up è di solito molto modesta. In casi rari (meno dell’1%) il sanguinamento può essere maggiore e può richiedere un’osservazione attenta della paziente fino a quando gli esami rivelano la fine del sanguinamento. In casi ancora più rari può essere necessario ricorrere all’intervento chirurgico per tamponare l’emorragia. Altre complicanze sono legate alle infezioni: le categorie di pazienti a rischio però sono ben note e in questi casi si provvede ad una copertura antibiotica a cavallo della procedura.
Fonte https://www.ok-salute.it/diagnosi-e-cure/fecondazione-in-vitro-fivet-il-pick-up-degli-ovociti/
Il pick-up degli ovociti consiste nell’aspirazione dei follicoli ovarici ottenuti dopo stimolazione ovarica. Fino alla metà degli anni Ottanta, il pick-up degli ovociti avveniva per via laparoscopica, cioè attraverso un intervento chirurgico maggiore in anestesia generale. Da metà degli anni Ottanta, invece, la tecnica si è molto semplificata, come ci spiega Luciana De Lauretis, direttore del Centro Fertilità dell’Istituto Clinico Città Studi di Milano (puoi chiederle un consulto qui), e il prelievo ovocitario viene effettuato per via trans vaginale sotto controllo ecografico, in sedazione profonda o, in alcuni casi, con anestesia locale.
Come avviene
Sotto guida ecografica transvaginale si inserisce un ago sottile nella parete superiore della vagina, si raggiungono i follicoli ovarici e si aspira il liquido che contengono.
La durata
L’intera procedura di pick-up degli ovociti dura pochi minuti (da 5 a 20 minuti) a seconda della quantità di follicoli da aspirare e dalla posizione delle ovaie. Il liquido follicolare viene aspirato, raccolto in una provetta e inviato subito in laboratorio, dove viene controllato al microscopio per verificare la presenza degli ovociti (invisibili a occhio nudo).
L’anestesia
Il pick-up può essere fatto in anestesia locale, con lieve sedazione oppure in sedazione profonda. L’anestesia locale consiste in una iniezione di anestetico sulle aree che circondano il collo dell’utero e che sono quelle attraversate dall’ago per raggiungere le ovaie. La lieve sedazione è indotta attraverso una iniezione endovenosa di farmaci analgesici e ipnotici, ma la paziente rimane cosciente durante tutto l’intervento. La sedazione profonda è una forma di anestesia generale leggera, durante la quale viene indotto un sonno profondo, ma in respiro spontaneo, senza necessità di intubazione. Il vantaggio dell’anestesia locale è che non servono analisi preanestesia, non si va incontro alle complicanze legate all’uso degli anestetici generali e non si perde mai coscienza. Lo svantaggio è che non elimina totalmente il dolore durante la procedura. La scelta del tipo di anestesia dipende spesso dal centro più che dalla paziente: molti centri di Procreazione Medicalmente Assistita non usano la sedazione profonda per problemi organizzativi e in questi casi il prelievo avviene in sedazione leggera o in anestesia locale. Dopo il pick-up degli ovociti la donna viene tenuta in osservazione per qualche ora, per controllare che non ci siano complicazioni e, se ha fatto la sedazione generale, per assicurarsi che abbia riacquistato il livello di coscienza. Di solito le dimissioni dal centro avvengono dalle 2 alle 4 ore dopo il pick-up.
Le complicanze
Sono prevalentemente legate al rischio emorragico: vaginale o intra-addominale. L’entità del sanguinamento da pick-up è di solito molto modesta. In casi rari (meno dell’1%) il sanguinamento può essere maggiore e può richiedere un’osservazione attenta della paziente fino a quando gli esami rivelano la fine del sanguinamento. In casi ancora più rari può essere necessario ricorrere all’intervento chirurgico per tamponare l’emorragia. Altre complicanze sono legate alle infezioni: le categorie di pazienti a rischio però sono ben note e in questi casi si provvede ad una copertura antibiotica a cavallo della procedura.
Fonte https://www.ok-salute.it/diagnosi-e-cure/fecondazione-in-vitro-fivet-il-pick-up-degli-ovociti/
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