venerdì 5 settembre 2014

Tutto sull'ecografia in gravidanza

Scopriamo insieme quali ecografie sono necessarie durante i nove mesi di gestazione per una gravidanza serena e tranquilla

 Durante il primo colloquio fissato con il ginecologo dopo aver scoperto di essere incinta viene spiegato alla futura mamma in cosa consiste l'ecografia, il controllo trimestrale che consentirà di monitorare la salute del bebé e controllare che tutto stia procedendo per il meglio. Vediamo di cosa si tratta nello specifico e quando è davvero necessario effettuarla.


Che cosa è e come si esegue l'ecografia?
L'ecografia è un esame non invasivo, assolutamente innocuo e indolore, sia per la mamma che per il bebè. 

La prima volta però può rivelarsi fastidiosa, poiché viene effettuata per via trasvaginale, ovvero inserendo una sonda all'interno della vagina. Tale sonda invia ultrasuoni che vengono trasmessi al monitor, permettendo al ginecologo di verificare il battito cardiaco del feto e la posizione della placenta.
Nei mesi successivi della gravidanza attraverso l'ecografia addominale, che si effettua passando direttamente la sonda sull'addome della mamma, sarà possibile verificare se si tratti di gravidanza singola o gemellare, controllare la crescita del bebè e studiarne gli organi, escludendo così eventuali malformazioni evidenti. In genere questo tipo di ecografia dura quindici minuti. 

Per una buona diagnosi è fondamentale che chi effettua l'ecografia sia un ginecologo o una figura professionale esperta e che l'apparecchiatura utilizzata faccia parte di una struttura affidabile e valida.

L'ecografia è utile per scoprire se si è a rischio GEU
La GEU è la gravidanza extrauterina e si verifica quando l'embrione invece di installarsi nell'utero si annida in una tuba, nelle ovaie o nella cavità addominale. Se non viene diagnosticata in tempo può portare a un esito infausto della gravidanza e può essere molto pericolosa per la gestante.

L'unico mezzo per confermarla in caso di sintomi spia (Beta HcG basse, perdite di sangue, dolori durante la minzione, vertigini, nausea, svenimenti) è proprio l'ecografia. Tramite via transvaginale l'ecografo può verificare se nella cavità uterina sia presente o meno la camera gestazionale con il sacco vitellino, cosa che esclude una GEU in atto. In caso contrario si dovrebbe intervenire chirurgicamente con urgenza tramite laparoscopia.
Tre ecografie per nove mesi
Il Ministero della Salute consiglia di eseguire solo tre ecografie nell'arco dei nove mesi se ci si trova di fronte a una gravidanza fisiologica e priva di complicazioni. Se prescritte dal ginecologo o medico di base e se effettuate in struttura pubblica o convenzionata le ecografie sono esenti da qualsiasi ticket e totalmente gratuite.

Che emozione!
L'ecografia per mamma e papà è il primo contatto con il bimbo. Vederlo sul monitor significa prendere coscienza che nel pancione vive realmente un esserino che pian piano cresce e si sviluppa. In genere è molto coinvolgente per i neogenitori scrutare attentamente le immagini riflesse, anche se all'inizio può essere difficile cercare di capire a cosa corrispondano quei bozzetti che appaiono nelle "fotografie".

Primo, secondo e terzo trimestre
- Primo trimestre: la prima vera ecografia si effettua tra l'ottava e la dodicesima settimana e serve essenzialmente per accertare che la gravidanza sia in corso regolarmente, escludendo un'eventuale gravidanza extrauterina (GEU). Con questa ecografia si può datare l'inizio della gestazione, visualizzare la vitalità dell'embrione e verificare che non siano presenti eventuali malformazioni.

Tra la undicesima e la tredicesima settimana tramite ecografia si esegue anche la misurazione della traslucenza nucale fetale, utile per calcolare attraverso le dimensioni raggiunte dal feto se ci si trova in presenza di difetti cromosomici come la Sindrome di Down.
- Nel secondo trimestre, tra la ventesima e la ventiduesima settimana, si esegue l'ecografia morfologica. In questo caso si verifica che la crescita sia adeguata e che gli organi si stiano sviluppando correttamente. Inoltre si analizzano la testa, il torace, il cuore, i polmoni, gli arti e, se la posizione assunta dal bimbo lo consente, permette di scoprirne il sesso

Si misurano inoltre le circonferenze del cranio, dell'addome, la lunghezza del femore, l'osso della coscia, l'osso dell'omero e l'osso lungo del braccio. Con questa accurata e attenta ecografia si possono vedere tantissime possibili malformazioni visibili in quest'epoca gestazionale.

- Nel terzo trimestre l'ecografia si effettua intorno alla trentesima o trentaquattresima settimana. Quest'ultimo controllo serve per verificare che tutto stia procedendo nella maniera corretta, verificare la posizione cefalica o podalica del bambino ed escludere disfunzioni legate alla placenta.
Ecografia 3D o di Terzo Livello
L'ecografia standard, ovvero quella in bianco e nero, viene chiamata bidimensionale, ma ne esiste anche un'altra che permette una visione più chiara, nitida, tridimensionale e a colori chiamata del terzo livello, nella quale il bimbo si vede quasi come se fosse ripreso direttamente dall'interno del pancione. 

Dal punto di vista diagnostico non ha molti vantaggi rispetto all'ecografia tradizionale, ma può essere utile per evidenziare alcuni aspetti facciali che possono svelare sindromi e anomalie degli arti. 

Alcuni genitori decidono di rivolgersi a strutture specializzate in ecografia tridimensionale semplicemente per avere un ricordo in più del bebè nel pancione, magari mentre si succhia il dito, e ottenere così le prime foto dove si possono vedere in modo chiaro i tratti del viso!
 
 

 

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