mercoledì 10 settembre 2014

Depressione post parto, come riconoscerla e come curarla

E' un fenomeno in crescita: dopo il parto oltre il 70% delle donne soffre di una lieve forma di depressione (baby blues), mentre oltre il 10% soffre di vera e propria depressione post parto. I rimedi e le cure per sconfiggerla però ci sono.

Finalmente sei mamma. Reduce dal parto, stai toccando con mano uno dei tuoi sogni più ambiti: stringere tra le braccia la piccola vita che hai portato in grembo per nove lunghi mesi. Hai tanta voglia di cominciare la tua vita daccapo e sei impaziente di tornare a casa per occuparti in prima linea del bambino.
Ma dopo qualche giorno dalla nascita di tuo figlio il tuo umore non è più alle stelle. Ti senti spossata, priva di stimoli, vorresti passare le giornate a poltrire nel letto piuttosto che dedicarti alle cure del piccolo. Quella sensazione di felicità allo stato puro che avevi provato all’inizio improvvisamente sembra essere scomparsa, lasciando spazio ai pensieri più cupi. Ti senti come sospesa in un limbo che ti impedisce di posare i piedi in terra e vivere la maternità come speravi.
La causa di questo tuo inaspettato disagio si riassume in tre parole che, nonostante siano affiorate in superficie solo di recente, dimostrano ancora di essere una sorta di antico e temuto tabù per moltissime donne: depressione post parto.
Trattandosi di un disturbo di natura psicologica è molto più difficile da individuare rispetto a quelle che sono le malattie fisiche ma anche per la depressione post parto esistono rimedi e cure che permettono di riacquistare il proprio equilibrio interiore.

Sintomi: irritabilità, eccessiva preoccupazione o ansia, sonno disturbato, inappetenza o smisurato appetito, dolori e debolezza muscolare, sensazione di fastidio nei confronti del bambino, sentirlo come un peso, mancanza di emozioni nei confronti del bambino, sensazione di inadeguatezza nella cura del bambino, avversione verso il bambino e paura di restare sola con lui, ritenersi madre e moglie incapace, mancanza di concentrazione nelle cose quotidiane che vanno dalle semplici cure all’interazione con il bambino e al riconoscimento dei bisogni reciproci.
Insorgenza e durata: la depressione post parto solitamente si affaccia durante la 3° o 4° settimana dopo il parto e arriva ad evidenziarsi come problema effettivo dopo 3 o 6 mesi dalla sua comparsa prolungandosi, a volte, per oltre un anno.
Cause: sebbene le cause siano molteplici e non del tutto chiare sono comunque coinvolti i fattori ormonali (di tipo sessuale e tiroideo), i fattori fisici (es. la stanchezza causata dai ritmi imposti dal bambino), i fattori psicologici (una personalità con bassa autostima o perfezionista), i fattori sociali (giovane età, inesperienza e mancanza di aiuto e sostegno), i fattori cognitivi (coltivare aspettative irrealistiche sull’essere madre o sul bambino).
Come si cura: è necessaria una terapia farmacologica unita a interventi di psicoterapia.
L'importanza del dialogo
Una volta crollate le aspettative di vivere serenamente la maternità mostri la tendenza a chiuderti in te stessa rifiutandoti di ammettere ogni tua debolezza e limite. Nonostante la forte sensazione di disagio interiore tu continui imperterrita a dire che va tutto bene, persino con un sorriso sulle labbra a voler esorcizzare il tuo malessere. Purtroppo ciò non è sufficiente a risolvere il problema. Un tale atteggiamento è fonte di squilibrio nella tua sfera emotiva e inevitabilmente influenza in modo negativo la crescita di tuo figlio. Perciò non avere alcun timore di parlare con qualcuno. Ricordati che il dialogo è una soluzione efficace per contrastare la depressione post parto.
Che cosa fare: dialoga con il tuo partner, confessagli serenamente le tue ansie e paure ricordandoti che si è in due a crescere un figlio; condividi l’esperienza della maternità con amiche o parenti
E’ scientificamente provato che il dialogo rappresenta una cura molto efficace contro la depressione post parto. Lo dimostra un recente studio presso l’Università di Toronto in Canada. Nella ricerca sono state prese a campione circa 700 donne, potenzialmente a rischio di depressione post parto. Le donne prese in esame sono state divise in due gruppi di cui uno ha ricevuto la assistenza post parto di prassi mentre l’altro è stato supportato da un sostegno telefonico. I risultati dell’analisi hanno registrato che le donne che hanno avuto la possibilità di parlare al telefono hanno reagito positivamente mostrando una diminuzione significativa del rischio di depressione post parto rispetto a quelle seguite con l’assistenza classica. (Fonte: British Medical Journal, articolo pubblicato il 15 gennaio 2009).


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IL LIBRO CHE CONSIGLIAMO DI LEGGERE: E poi venne la pioggia (ed. Tea libri - 2007)
"Sono stata ringraziata da molte donne per aver aperto un problema che viene troppo spesso ignorato per mancanza di informazioni, vergogna, paura. Questa è la mia storia, personale e reale".
Parole sincere che lasciano trasparire la profonda sofferenza vissuta dall’attrice Brooke Shields che alla nascita della sua primogenita si è vista costretta a fare i conti con la depressione post parto. La storia è narrata con commovente dolcezza e delicatezza. E’ il dramma di una donna che si spoglia della sua immagine patinata e perfetta e si mette a nudo confessando con grazia e candore il dolore vissuto durante il primo anno di vita della figlia.
Il lungo percorso di riabilitazione della star americana fatto di terapie, somministrazioni di antidepressivi, profonde riflessioni e lotte interiori condurrà a uno sperato 'happy end'. “E poi venne la pioggia” è un messaggio di speranza e di incoraggiamento per tutte le mamme che si trovano a vivere la stessa condizione.

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