giovedì 18 settembre 2014

Nomi per bambini Scelta del nome Il nome del bambino, 15 dritte per sceglierlo bene

Nel nome c'è il destino. Scegliere il nome del proprio bambino è una tappa molto importante: una delle prime responsabilità che un genitore deve assumersi. Come sceglierlo? Vi proponiamo 15 dritte.

“Nomen omen” dicevano gli antichi Romani, ovvero nel nome c’è il destino. Niente di più vero, perché il nome non solo sancisce l’identità di una persona che, volente o nolente, se lo porterà dietro per tutta la vita, ma racconta anche il suo carattere e come si relaziona con gli altri e con il mondo.
Per questo motivo scegliere accuratamente il nome per il proprio bambino è una delle prime responsabilità che un genitore deve assumersi. Perché il nome è il primo regalo che gli farete, sarà la prima parola a cui dedicherete un pensiero la mattina e l’ultima che pronuncerete la sera prima di addormentarvi, la pronuncerete (e la urlerete) infinite volte nel corso della vostra vita con lui.
Insomma, scegliete il nome di vostro figlio con cura e amore perché non ci sono molte altre cose che restano attaccate addosso alla persona quanto un nome.
La legge italiana offre alcune indicazioni importanti sulla scelta del nome: la fonte sono gli articoli 34 e 35 del decreto n. 396/2000

1 - Al massimo sono ammessi tre nomi

La legge dice che il nome imposto al bambino deve corrispondere al sesso e può essere composto da uno o da più elementi onomastici, anche separati, non superiori a tre.

2 - Vietato il nome del papà e non solo …

La legge vieta di imporre al bambino lo stesso nome del padre vivente, di un fratello o di una sorella viventi, un cognome come nome, nomi ridicoli o vergognosi.

3 - Sì ai nomi stranieri ma con lettere dell’alfabeto italiano

La legge dice che i nomi stranieri che sono imposti ai bambini aventi la cittadinanza italiana devono essere espressi in lettere dell’alfabeto italiano, con estensione alle lettere: J, K, X, Y, W e, dove possibile, anche con i segni diacritici propri dell’alfabeto della lingua di origine del nome.

4 - No a nomi ridicoli o vergognosi

La legge parla chiaro: sono vietati nomi ridicoli o vergognosi. Ricordate il caso della coppia genovese che qualche anno fa voleva chiamare il proprio bimbo Venerdì? La Corte di Cassazione confermò la decisione del Tribunale e della Corte d’Appello di cambiare “d’ufficio”, contro il volere dei genitori, il nome scelto dai genitori perché giudicato “ridicolo”. Il bambino è registrato come Gregorio, il santo del giorno.
Le procedure per il cambiamento d'ufficio del nome al bambino avevano preso le mosse quando l'ufficiale dell'anagrafe si era rifiutato di scrivere Venerdì sull'atto di nascita. Secondo i giudici di merito Venerdì, sarebbe un nome “dal carattere ridicolo e suscettivo di ironia e scherno, in grado di arrecare un grave nocumento alla persona che lo porta” per il richiamo al nome del compagno di sventura di 'Robinson Crusoe' (il romanzo di Daniel Defoe), “figura umana caratterizzata dalla sudditanza e dalla inferiorità che non raggiungerebbe mai la condizione di uomo civilizzato”.
Senza successo, i genitori del piccolo avevano cercato di insistere sulla legittimità della scelta del nome Venerdì facendo presente che ci sono stati personaggi noti, come Francesco Totti e Ilari Blasi, che hanno chiamato la figlia Chanel, o come Jaki Elkann e Lavinia Borromeo che hanno chiamato Oceano il loro secondogenito.
Di fronte a un nome che secondo l’anagrafe non è accettabile che cosa avviene? Secondo la legge, l’anagrafe può fare una segnalazione al Procuratore della Repubblica che, a sua discrezione, può decidere, se ritiene il nome davvero inaccettabile, di intervenire con un’istanza alla prefettura.

5 - I nomi più gettonati in Italia: Francesco e Giulia

Secondo gli ultimi dati Istat disponibili (2009), i nomi più diffusi scelti per i neonati italiani sono i classici intramontabili.
Francesco, infatti, è il nome più gettonato per i maschietti italiani. Del resto il santo di Assisi è anche il patrono d’Italia. Il nome deriva dal germanico, latinizzato in Franciscus, e significa proveniente dalla terra dei franchi.
Molto diffuso anche Lorenzo, che deriva dal latino Laurentius che significa abitante di Laurentum. Altri nomi molto diffusi sono Alessandro e Andrea: derivano entrambi dal greco e significano rispettivamente protettore di uomini e coraggioso. Resistono in classifica anche Matteo (che deriva dall’ebraico Mathat e Yah e significa dono di Dio), Antonio che deriva dal greco e significa nato prima (oppure dal latino Antonius, inestimabile), Giuseppe (deriva dall’ebraico Yoseph che significa Dio mandi altri figli), Mattia (dal latino Mathias che significa dono del Signore) e Davide (deriva dall’ebraico Dawidh che significa amato, diletto).
Per quanto riguarda i nomi femminili in pole position c’è Giulia (dal latino Iulia, nome gentilizio), seguito da Sofia (di origine greca, significa saggezza), Martina (dal latino Martinus e significa dedicato a Marte), Sara (dall’ebraico Sarah e significa signora, principessa) e Giorgia (ha origini greche e significa agricoltore).
(“Il libro completo dei nomi”, De Agostini, 9 €)

6 - Un nome facile da pronunciare

Scegliete un nome semplice e possibilmente non troppo sdoppiabile. Ricordate che il nome deve essere facile da pronunciare anche per il bimbo stesso.
A proposito dei nomi originali, è vero che distinguerà vostro figlio dalla massa, ma cercate di evitare nomi troppo strani che potrebbero imbarazzare il bambino per tutta la vita.
Se optate per un nome straniero, soprattutto se complicato, tenete presente che ciò potrebbe significare imporre per tutta la vita al bambino l’obbligo di ripetere varie volte il proprio nome prima di essere compreso e la fatica di dover specificarne ogni volta la grafia con tanto di spelling.
State attenti anche a eventuali difetti di pronuncia familiari (evitare per esempio nomi con la lettera R se si pronuncia la R moscia). Ricordate inoltre che i doppi (o peggio, tripli) nomi e quelli composti creano inevitabilmente pasticci con i documenti e con il codice fiscale (per esempio Gian Luca o Gianluca?). (Alessandra Leonardi, “Il libro dei nomi italiani e stranieri”, Larus Pratique; Elena Nembri, “Il libro dei nomi italiani e stranieri”, Canguro)

7 - Un nome che stia bene con il cognome

Indispensabile per evitare suoni cacofonici o giochetti tipo “Dario Lampa” che diventa LampaDario, o abbinamenti da barzelletta tipo Margherita Dell’Orto. Cercate piuttosto un abbinamento eufonico con il cognome: se si ha un cognome molto comune è bene non abbinare nomi molto diffusi (quanti Mario Bianchi esistono?), così come a un cognome molto lungo sarebbe meglio non abbinare nomi altrettanto lunghi, e così via. (“Il libro dei nomi”, Gribaudo)

8 - Un nome molto comune: troppi omonimi?

Se optate per un nome molto comune valutate anche quanto considerate importante o scomodo che il bambino viva in mezzo a omonimi, o che questo nome lo possa caratterizzare troppo poco costringendolo in alcune situazioni (a scuola, per esempio) a usare il cognome per farsi riconoscere.
Se si sceglie di dare al proprio figlio il nome di una persona cara, magari del nonno o di un’altra persona di famiglia, è bene spiegare al bimbo, una volta cresciuto, i motivi per cui lo si è chiamato così. Sarà orgoglioso di portare un nome ritenuto importante dai suoi genitori! (Massimo De Vita, Il libro dei nomi, Nuovi Manuali)

9 - Verificate prima il significato del nome

Egiusto conoscere qual è l’etimologia del nome e da dove viene, e non solo per curiosità. Può succedere che quello che vi sembrava un bellissimo nome, potrebbe non piacervi più dopo aver letto che cosa significa. Per esempio Biagio deriverebbe dalla radice blaesius, "balbuziente". (“Nomi & nomi, origine e significato”, Giunti Demetra)

10 - Come suona il diminutivo?

Può essere importante anche prevedere l’eventuale diminutivo del nome ed evitare che sia insidioso (per esempio un nome grazioso come Penelope potrebbe essere storpiato in Pene...). (Fruttero & Lucentini, “Il nuovo libro dei nomi di battesimo”, Oscar Mondadori)

11 - Il nome mi piace ma mi ricorda quello là …

Ricordatevi di dissociare il nome da qualsiasi persona che lo porta e valutarlo oggettivamente come nome per il vostro bambino che sarà una persona nuova e unica, che gli darà un significato del tutto esclusivo.
Spesso infatti ci piacciono da matti dei nomi che però ci fanno venire in mente persone particolarmente antipatiche: ricordarsi che non è detto che tutte le persone che portano quel nome abbiano le stesse caratteristiche. (Laura Tuan, Che nome dare al tuo bambino, De Vecchi)

12 - Non piace ai nonni? E vabbè … il figlio è il vostro

Se siete convintissimi di una scelta, non preoccupatevi che questa sia condivisa e capìta da chi vi sta vicino, cioè nonni e parenti vari. Insomma, non è fondamentale che il nome del piccolo piaccia a tutti (perché chiunque si sentirà in diritto di dare suggerimenti, opinioni, consigli e un nome che metta tutti d’accordo non lo troverete mai).
L’importante è che sia una scelta personale, una decisione della coppia al di là delle influenze di amici e parenti e che piaccia a mamma e papà. Quindi è bene rimanere aperti alle idee altrui, ma tirate dritto e non cedete alle pressioni se un nome non vi convince del tutto: finireste per accontentare qualcuno, offendere qualcun altro e alla fine non essere neppure contenti! (Serena Piazza, “Tutti i nomi per il mio bebè”, Rizzoli)

13 - Nomi da vip? Pensateci due volte

Vostro figlio dovrà portare il suo nome per tutta la vita. Sceglierlo bene significa dunque guardare un po’ più in là delle mode del momento, ispirate magari (anche inconsciamente) al mondo del cinema o dello spettacolo. Pensate per esempio a nomi come Anastasia, Bella, Jennifer, Ilary o Rachel. Deliziosi vero? Sì, però chiedetevi: “A mia figlia piacerà essere chiamata Bella per tutta la vita?” La risposta ve la dovete dare da soli. (Selene, “Dizionario dei nomi”, Armenia)

14 - Selvaggia è calmissima!

Tenete anche presente che alcuni nomi possono diventare un po’ faticosi da portare: una piccola Cleopatra potrebbe sentirsi caricata di grande responsabilità, così come il nome Selvaggia potrebbe risultare davvero imbarazzante per una bambina mite … (Chiara Bertrand, “Nomi e segni zodiacali”, De Vecchi)

15 - Lasciatevi ispirare … dal bebè!

Se proprio non riuscite a scegliere e il bambino ormai sta per nascere, individuate una rosa di due o tre nomi e aspettate di averlo tra le braccia prima di decidere. Sarà lui a suggerirvi la scelta migliore. Statene certi…


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