La trasmissione del gruppo sanguigno Sia io che mio marito siamo di
gruppo A+, la mia prima bambina è A+, il secondo è 0+: come è possibile?
Possono aver sbagliato il gruppo?
Il problema della trasmissione del gruppo sanguigno è sempre interessante e può essere un esempio di come vengono trasmessi i caratteri ereditari. I recenti progressi della genetica sono stati inverosimili e complessi, però vi sono delle regole generali che, semplificate, possono spiegarci molti fenomeni che osserviamo quotidianamente.
Ciascuno di noi ha una parte materna ed una paterna: per ogni caratteristica del nostro corpo abbiamo un gene materno ed uno paterno che non sono uguali per cui sarà solo uno dei due (quello dominante) a stabilire, ad esempio, la forma o il colore degli occhi, mentre l'altro gene (recessivo) sarà conservato e trasmesso alle generazioni successive.
In realtà le cose non sono cosi semplici e spesso più geni intervengono per determinare una certa caratteristica influenzandosi variamente tra loro e subendo anche l'azione di sostanze esterne e dell'ambiente.Esistono anche altre forme di trasmissione del proprio patrimonio genetico che al momento non ci interessano.
Il caso dei gruppi sanguigni è particolarmente utile per capire alcuni meccanismi dell'ereditarietà. Gli uomini possono essere distinti in base ad alcune caratteristiche del sangue: il principale sistema di classificazione è quello AB0, un altro è il sistema Rh (presenza o assenza di questo antigene). Esistono anche altri sistemi che vengono utilizzati solo in casi particolari (ematologia, in medicina legale).
Una persona può essere di gruppo A (dominante), B (dominante), 0 (recessivo), oppure AB. In realtà chi è di gruppo A può essere, dal punto di vista genetico, AA perché ha ereditato la caratteristica A sia dal padre che dalla madre, oppure A0 perché ha ereditato la caratteristica 0 da uno dei due genitori e la A dall'altro. La presenza anche di una sola A fa sì che quella persona appartenga al gruppo A (però non dimentichiamo che i suoi due geni sono A e 0).
Lo stesso avviene per il gruppo B che può essere BB o B0. Diversa la situazione per il gruppo 0 che può essere solamente 00 (altrimenti, come abbiamo visto, non si manifesta) e per quello AB (che eredita una A da un genitore e la B dall'altro).
Due genitori di gruppo A possono avere sia un figlio di gruppo A che uno di gruppo 0. Infatti dal punto di vista genetico possono essere entrambi A0 e quindi trasmettere o l'A oppure il gene 0 . L'eventualità che entrambi trasmettano il gene 0 si verifica nel 25% dei casi, quindi non raramente.
Egrave; sufficiente provare a fare i possibili incroci e otterremo questi risultati: AA, A0, 0A, 00. Se decidete di avere 10 figli due o tre saranno di gruppo 0, gli altri di gruppo A.
In maniera molto simile avviene la trasmissione ereditaria del carattere Rh (positivo dominante e negativo recessivo): un Rh + può essere ++ oppure + - , mentre un Rh negativo sarà obbligatoriamente - -. Due genitori Rh positivi possono avere anche figli Rh negativi se sono entrambi portatori del gene negativo: anche questo evento si verificherà nel 25% dei casi.
Il problema della trasmissione del gruppo sanguigno è sempre interessante e può essere un esempio di come vengono trasmessi i caratteri ereditari. I recenti progressi della genetica sono stati inverosimili e complessi, però vi sono delle regole generali che, semplificate, possono spiegarci molti fenomeni che osserviamo quotidianamente.
Ciascuno di noi ha una parte materna ed una paterna: per ogni caratteristica del nostro corpo abbiamo un gene materno ed uno paterno che non sono uguali per cui sarà solo uno dei due (quello dominante) a stabilire, ad esempio, la forma o il colore degli occhi, mentre l'altro gene (recessivo) sarà conservato e trasmesso alle generazioni successive.
In realtà le cose non sono cosi semplici e spesso più geni intervengono per determinare una certa caratteristica influenzandosi variamente tra loro e subendo anche l'azione di sostanze esterne e dell'ambiente.Esistono anche altre forme di trasmissione del proprio patrimonio genetico che al momento non ci interessano.
Il caso dei gruppi sanguigni è particolarmente utile per capire alcuni meccanismi dell'ereditarietà. Gli uomini possono essere distinti in base ad alcune caratteristiche del sangue: il principale sistema di classificazione è quello AB0, un altro è il sistema Rh (presenza o assenza di questo antigene). Esistono anche altri sistemi che vengono utilizzati solo in casi particolari (ematologia, in medicina legale).
Una persona può essere di gruppo A (dominante), B (dominante), 0 (recessivo), oppure AB. In realtà chi è di gruppo A può essere, dal punto di vista genetico, AA perché ha ereditato la caratteristica A sia dal padre che dalla madre, oppure A0 perché ha ereditato la caratteristica 0 da uno dei due genitori e la A dall'altro. La presenza anche di una sola A fa sì che quella persona appartenga al gruppo A (però non dimentichiamo che i suoi due geni sono A e 0).
Lo stesso avviene per il gruppo B che può essere BB o B0. Diversa la situazione per il gruppo 0 che può essere solamente 00 (altrimenti, come abbiamo visto, non si manifesta) e per quello AB (che eredita una A da un genitore e la B dall'altro).
Due genitori di gruppo A possono avere sia un figlio di gruppo A che uno di gruppo 0. Infatti dal punto di vista genetico possono essere entrambi A0 e quindi trasmettere o l'A oppure il gene 0 . L'eventualità che entrambi trasmettano il gene 0 si verifica nel 25% dei casi, quindi non raramente.
Egrave; sufficiente provare a fare i possibili incroci e otterremo questi risultati: AA, A0, 0A, 00. Se decidete di avere 10 figli due o tre saranno di gruppo 0, gli altri di gruppo A.
In maniera molto simile avviene la trasmissione ereditaria del carattere Rh (positivo dominante e negativo recessivo): un Rh + può essere ++ oppure + - , mentre un Rh negativo sarà obbligatoriamente - -. Due genitori Rh positivi possono avere anche figli Rh negativi se sono entrambi portatori del gene negativo: anche questo evento si verificherà nel 25% dei casi.
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