mercoledì 19 marzo 2014

Sterilità. Cosa fare se sono sterile?



1 - Fisiologia

Prima di trattare della sterilità è utile accennare brevemente ai meccanismi fisiologici, normali che conducono ad un concepimento naturale.

Ovulazione

L’ovaio contiene migliaia di ovociti (uova) allo stato immaturo. Dal menarca (prima mestruazione) in avanti, ogni mese, l’ovaio porta alla maturazione un solo uovo. Il processo di maturazione dura circa due settimane e può essere controllato ecograficamente, misurando il diametro del follicolo ovarico, che è la struttura che contiene l’uovo in maturazione, struttura di tipo cistico, che cresce progressivamente e che si rompe spontaneamente quando l’uovo ha raggiunto la piena maturità. Il fenomeno della rottura o “scoppio” del follicolo ovarico con conseguente fuoriuscita dell’uovo si chiama “ovulazione” ed avviene circa due settimane dopo l’inizio della mestruazione. L’uovo viene poi immediatamente catturato dalla tuba ed inizia così il suo viaggio in direzione dell’utero.

Gli spermatozoi

Gli spermatozoi vengono prodotti in quantità notevole (centinaia di milioni) e senza sosta da entrambi i testicoli. Una volta usciti dai testicoli, gli spermatozoi sono immobili, ma acquistano via via motilità man mano che procedono lungo l’epididimo, che è un lungo e sottilissimo tubo raggomitolato contenuto nel sacco scrotale, a ridosso del testicolo. Giunti al termine dell’epididimo, gli spermatozoi penetrano nel canale deferente, nel quale restano in attesa di essere eiaculati all’esterno attraverso l’uretra durante un atto sessuale. Durante l’eiaculazione, gli spermatozoi si mescolano con il liquido della prostata e delle vescichette seminali (plasma seminale). Se un rapporto sessuale avviene nel periodo dell’ovulazione, gli spermatozoi eiaculati nel fondo della vagina intraprendono il loro viaggio lungo il canale cervicale, la cavità dell’utero e le tube, fino al luogo dove avverrà la fecondazione, cioè l’incontro con l’ovocita. Questo luogo è situato nella parte più distante della tuba: l’ampolla. L’uovo così fecondato prende il nome di ”zigote” e poi quello di embrione; esso intraprende il suo cammino, facendo all’inverso il percorso degli spermatozoi lungo la tuba, fino ad arrivare nell’utero e vi si annida.

2 - Definizione e Cause di Sterilità

Ciò che abbiamo appena descritto si riferisce a situazioni ottimali, dove non esistono ostacoli al concepimento. E’ però importante sottolineare che, anche in situazioni normali, la probabilità che si verifichi una gravidanza non è superiore a 1 su 5 (20%) per ciclo, cioè: in una coppia fertile che abbia rapporti nei giorni fecondi, le probabilità di un concepimento sono solo di circa il 20% ogni mese. Questa probabilità che nella specie umana è piuttosto bassa, è più alta in altri mammiferi, come il cavallo (40%) o il bovino (60-70%) ed arriva ad essere altissima nei roditori (90-95%). Proprio a causa della modesta fertilità della specie umana, si è stabilito convenzionalmente che prima che si possa parlare di sterilità, debbano trascorrere almeno uno o due anni di tentativi infruttuosi di concepimento. Si è osservato infatti che molte gravidanze si verificano spontaneamente dopo 1 o 2 anni. Trascorso questo periodo, la probabilità che si verifichi una gravidanza in modo naturale si riduce progressivamente. E’ ovvio però che nei casi in cui esistano già cause note e conclamate di sterilità oppure in coppie non più giovani, non ha senso attendere troppo, ma conviene provvedere sollecitamente. E’ stato stimato che il problema della sterilità riguarda il 10-15% delle coppie. Le situazioni più frequenti che possono impedire il verificarsi di una gravidanza sono le seguenti:
·  PROBLEMI MASCHILI: completa assenza (azoospermia) o riduzione del numero (oligospermia), della motilità (astenospermia), o delle forme normali (teratospermia) degli spermatozoi. Esistono anche casi meno frequenti di sterilità maschile dovuti ad eiaculazione retrogada in vescica, oppure a difficoltà nei rapporti sessuali, per cause organiche o psicologiche.
·  PROBLEMI FEMMINILI: mancanza assoluta delle mestruazioni (amenorrea), oppure irregolarità del ciclo con difetti dell’ovulazione; occlusione delle tube; sindromi aderenziali dei genitali interni, endometriosi, problemi psicologici (vaginismo).
·  STERILITÀ INSPIEGATA: vi sono coppie che, pur non presentando nulla di anormale, non riescono ad ottenere gravidanze ( 1 coppia sterile su 7 appartiene a questa categoria).

Ovodonazione

L’ovodonazione è una tecnica che viene effettuata quando una donna non ha funzione ovarica; ci si serve di donatrici sane, che donano le loro uova, le quali vengono fertilizzate con il seme del marito delle pazienti: gli embrioni così ottenuti “in vitro” vengono poi trasferiti nell’utero delle pazienti.

Maternità surrogata

Con il termine di maternità surrogata, o surrogazione, o utero in affitto, si intende la possibilità di avere un figlio attraverso l’opera di un’altra donna che sia disponibile a “prestare” il proprio utero per il periodo della gravidanza.

In pratica, certi casi di sterilità femminile o di difficoltà alla procreazione sono risolvibili soltanto mediante questa tecnica.
Ad esempio, donne che non abbiano l’utero, o perchè sprovviste dalla nascita (sindrome di Rokitansky o agenesia dell’utero) o perchè sia stato asportato chirurgicamente per una qualche patologia, non possono materialmente gestire una gravidanza e partorire e l’unica possibilità offerta loro è rappresentata dalla maternità surrogata.
Si può ricorrere alla maternità surrogata anche in altri casi, quando ad esempio, la donna sia portatrice di una grave patologia che metterebbe a rischio la sua vita se dovesse rimanere gravida e partorire, come in certi casi di diabete grave, di patologia cardio-vascolare, ecc.
La donna surrogata mette soltanto a disposizione l’utero, mentre solitamente gli ovuli e gli spermatozoi sono della coppia committente (oppure gli ovuli sono di una donatrice).
In alcuni Paesi la maternità surrogata è legale e vi è una legislazione apposita che la prevede e la regolamenta; in altri Paesi non è vietata, ma non è neanche esplicitamente ammessa, nel senso che non vi è una apposita legge sull’argomento; in altri Paesi come l’Italia la maternità surrogata è vietata in modo deciso da una apposita legge.




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