Recentemente è stato studiato il rapporto esistente tra il fumo di sigaretta e gli esiti delle tecniche di fecondazione assistita. Le donne che fumano andrebbero incontro ad un aumentato rischio di fallimento di concepire mediante tecniche di fecondazione assistita rispetto alle donne non fumatrici. Ma vediamo perché.
Un gruppo di ricercatori dell’Università del Cile (Fuentes A, Muñoz A e co) ha
valutato l’effetto del fumo su uno dei principali marker di riserva ovarica
ovvero l’ormone anti-mulleriano (AMH) nel fluido follicolare di 56 pazienti
sottoposte a fecondazione assistita.
La presenza dell'AMH è correlata con il numero di follicoli antrali precoci e predice la risposta all’iperstimolazione ovarica controllata. Il suo decrescere a livelli minimali si potrebbe correlare ad un ridotto numero di follicoli ovarici, mentre un suo abnorme aumento si correla ad un eccesso di follicoli a stadio maturativo precocissimo, come nella PCOS (Sindrome dell’Ovaio Policistico).
Attraverso un breve colloquio iniziale, sono stati raccolti vari dati per conoscere meglio le abitudini di ciascuna paziente: a che età avevano iniziato a fumare e quante sigarette fumavano durante la settimana. Affinchè questo studio prospettico fosse incentrato unicamente sull’influenza del fumo di sigaretta sui livelli sierici di AMH, sono stati accuratamente eliminati fattori che potessero confondere i risultati quali età e indice di massa corporea.
I risultati hanno dimostrato che, nelle donne fumatrici, la concentrazione media di AMH nel fluido follicolare era significativamente ridotta rispetto alle donne non fumatrici nella stessa età fertile.
Questi risultati sono stati ulteriormente confermati da successivi studi, per cui possiamo affermare con certezza che i livelli sierici di AMH diminuiscono nelle donne in età fertile a causa del fumo di sigaretta e questo si ripercuote negativamente sui successi delle tecniche di fecondazione assistita; l’aspetto che invece resta ancora poco chiaro è in che modo il fumo di sigaretta induca questa diminuzione dei livelli dell’ormone, pertanto sono necessarie ulteriori ricerche per chiarire questo dato.
La presenza dell'AMH è correlata con il numero di follicoli antrali precoci e predice la risposta all’iperstimolazione ovarica controllata. Il suo decrescere a livelli minimali si potrebbe correlare ad un ridotto numero di follicoli ovarici, mentre un suo abnorme aumento si correla ad un eccesso di follicoli a stadio maturativo precocissimo, come nella PCOS (Sindrome dell’Ovaio Policistico).
Attraverso un breve colloquio iniziale, sono stati raccolti vari dati per conoscere meglio le abitudini di ciascuna paziente: a che età avevano iniziato a fumare e quante sigarette fumavano durante la settimana. Affinchè questo studio prospettico fosse incentrato unicamente sull’influenza del fumo di sigaretta sui livelli sierici di AMH, sono stati accuratamente eliminati fattori che potessero confondere i risultati quali età e indice di massa corporea.
I risultati hanno dimostrato che, nelle donne fumatrici, la concentrazione media di AMH nel fluido follicolare era significativamente ridotta rispetto alle donne non fumatrici nella stessa età fertile.
Questi risultati sono stati ulteriormente confermati da successivi studi, per cui possiamo affermare con certezza che i livelli sierici di AMH diminuiscono nelle donne in età fertile a causa del fumo di sigaretta e questo si ripercuote negativamente sui successi delle tecniche di fecondazione assistita; l’aspetto che invece resta ancora poco chiaro è in che modo il fumo di sigaretta induca questa diminuzione dei livelli dell’ormone, pertanto sono necessarie ulteriori ricerche per chiarire questo dato.
www.fertilita.org
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