Perche’ la rosolia e’ pericolosa in gravidanza? Una delle malattie contagiose che fanno più paure alle donne in gravidanza è la rosolia. Ma prima di spiegare il perché di questo timore, vediamo con cosa abbiamo a che fare.
La rosolia è essenzialmente una malattia infettiva e quindi contagiosa in quanto trasmissibile da una persona all’altra. La sua contagiosità è dovuta alla capacità dei suoi microrganismi di migrare dal paziente malato a quello sano attraverso feci, urine e saliva.
Il suo periodo di incubazione cioè da quando la malattia viene trasmessa alla sua manifestazione vera e propria con i primi sintomi è di circa 14 – 18 giorni. I sintomi della rosolia sono inizialmente una febbre leggera e l’ingrossamento dei linfonodi, per intenderci quelli dietro il collo e le orecchie. Nella maggior parte dei casi questi sintomi si accompagnano a mal di testa, naso chiuso e dolori articolari, insomma molto simili a quelli di una semplice influenza. Successivamente, dopo alcuni giorni, si avrà la comparsa delle eruzioni cutanee che contraddistinguono la rosolia. Dopo tre giorni dalla loro comparsa s’inizierà ad avvertire un fastidioso prurito. La sua risoluzione è abbastanza veloce, si guarisce in circa una settimana. L’unica cura da seguire è rimanere a letto, bere tanto e mangiare cibi sani. Non esistono medicine da assumere né antibiotici se non in casi di gravi infezioni.
Ma andiamo adesso a vedere perché la rosolia è tanto pericolosa se contratta durante la gravidanza.
Perche’ la rosolia e’ pericolosa in gravidanza? I rischi a cui si ricorre dal contagio in gravidanza della rosolia sono tutti a carico del bambino il quale potrebbe avere alla nascita problemi di ritardo mentale, ritardi nella crescita fino a cecità, sordità e malformazione agli organi vitali questo perché il piccolo potrebbe ammalarsi di sindrome da rosolia congenita. Inoltre questi problemi non si manifestano da subito ma generalmente durante l’infanzia. C’è comunque da precisare senza creare inutili allarmismi, che la pericolosità della rosolia si riducono drasticamente se questa viene contratta tra la 12esima e la 28esima settimana di gestazione, questo perché in questo periodo la placenta riesce a proteggere il bambino non facendo passare il virus. I rischi sono maggiori dalla 29esima settimana.
A questo punto, una delle domande che si faranno le future mamme è di sicuro: si può prevenire la rosolia? Senza alcun timore care future mamme la prevenzione principale è un semplice vaccino da fare ovviamente prima di decidere di provare ad avere un bambino. Questo preserverà voi ed il vostro futuro cucciolo. Ma la prevenzione non finisce qui, onde evitare problemi futuri è bene che anche i bambini vengano vaccinati con il vaccino anti-rosolia, praticabile dopo i 12 mesi d’età e ripeterlo quando ne avrà 4-5 di anni! Molto importante per far sì che il vaccino faccia il suo corso è di evitare di mandare subito il bambino a scuola, ma è consigliabile far passare almeno una settimana dalla somministrazione del vaccino stesso in modo che il suo sistema immunitario si sia ben rinforzato. Nel caso in cui non ci si è vaccinati e si stia già programmando una gravidanza (o se siete già incinte) evitate le persone infette in modo da ridurre il contagio.
Quindi care future mamme la parola d’ordine è prevenzione!
La rosolia è essenzialmente una malattia infettiva e quindi contagiosa in quanto trasmissibile da una persona all’altra. La sua contagiosità è dovuta alla capacità dei suoi microrganismi di migrare dal paziente malato a quello sano attraverso feci, urine e saliva.
Il suo periodo di incubazione cioè da quando la malattia viene trasmessa alla sua manifestazione vera e propria con i primi sintomi è di circa 14 – 18 giorni. I sintomi della rosolia sono inizialmente una febbre leggera e l’ingrossamento dei linfonodi, per intenderci quelli dietro il collo e le orecchie. Nella maggior parte dei casi questi sintomi si accompagnano a mal di testa, naso chiuso e dolori articolari, insomma molto simili a quelli di una semplice influenza. Successivamente, dopo alcuni giorni, si avrà la comparsa delle eruzioni cutanee che contraddistinguono la rosolia. Dopo tre giorni dalla loro comparsa s’inizierà ad avvertire un fastidioso prurito. La sua risoluzione è abbastanza veloce, si guarisce in circa una settimana. L’unica cura da seguire è rimanere a letto, bere tanto e mangiare cibi sani. Non esistono medicine da assumere né antibiotici se non in casi di gravi infezioni.
Ma andiamo adesso a vedere perché la rosolia è tanto pericolosa se contratta durante la gravidanza.
Perche’ la rosolia e’ pericolosa in gravidanza? I rischi a cui si ricorre dal contagio in gravidanza della rosolia sono tutti a carico del bambino il quale potrebbe avere alla nascita problemi di ritardo mentale, ritardi nella crescita fino a cecità, sordità e malformazione agli organi vitali questo perché il piccolo potrebbe ammalarsi di sindrome da rosolia congenita. Inoltre questi problemi non si manifestano da subito ma generalmente durante l’infanzia. C’è comunque da precisare senza creare inutili allarmismi, che la pericolosità della rosolia si riducono drasticamente se questa viene contratta tra la 12esima e la 28esima settimana di gestazione, questo perché in questo periodo la placenta riesce a proteggere il bambino non facendo passare il virus. I rischi sono maggiori dalla 29esima settimana.
A questo punto, una delle domande che si faranno le future mamme è di sicuro: si può prevenire la rosolia? Senza alcun timore care future mamme la prevenzione principale è un semplice vaccino da fare ovviamente prima di decidere di provare ad avere un bambino. Questo preserverà voi ed il vostro futuro cucciolo. Ma la prevenzione non finisce qui, onde evitare problemi futuri è bene che anche i bambini vengano vaccinati con il vaccino anti-rosolia, praticabile dopo i 12 mesi d’età e ripeterlo quando ne avrà 4-5 di anni! Molto importante per far sì che il vaccino faccia il suo corso è di evitare di mandare subito il bambino a scuola, ma è consigliabile far passare almeno una settimana dalla somministrazione del vaccino stesso in modo che il suo sistema immunitario si sia ben rinforzato. Nel caso in cui non ci si è vaccinati e si stia già programmando una gravidanza (o se siete già incinte) evitate le persone infette in modo da ridurre il contagio.
Quindi care future mamme la parola d’ordine è prevenzione!
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