La responsabilità penale, vale a dire da cinque a quindici anni di carcere e multe altissime, non spaventa migliaia d'italiani sterili. Non appena la maternità surrogata è diventata accessibile all'estero si è formato un flusso continuo di turisti medici italiani in coda per i bambini in vitro nei paesi in cui tale procedura è legale. Ogni anno circa 800 coppie italiane si rivolgono ai centri di riproduttologia per sottoporsi a un programma di maternità surrogata in cliniche straniere. La maggior parte di queste procedure si effettua in Ucraina.
La maternità surrogata, che viene a costare agli stranieri da 30 a 100 mila euro, è legalizzata in alcuni stati dell'America, Georgia, Kazakistan, Russia e Ucraina.
In Italia, come nella maggior parte dei paesi del mondo, la maternità surrogata è vietata dalla legge del paese, oltre comportare responsabilità penali e milioni di multe. Tuttavia, molti italiani attuano tali programmi in Ucraina e tornano in patria con un neonato.
Per "affittare l’utero” di una madre surrogata la coppia interessata si reca nel paese selezionato. Il coniuge lascia il suo liquido seminale, quindi in laboratorio viene effettuata una fecondazione in vitro con gli ovociti della madre oppure della donatrice. In Ucraina la madre surrogata non è mai donatrice di ovociti. Secondo la legge locale, la stessa non può fornire il materiale biologico per la gestazione cosicché non può essere geneticamente legata ad feto. Questo fattore consente successivamente di risolvere rapidamente tutte le formalità legali senza problemi.
L'Ucraina, nonostante lo stigma "il paese del terzo mondo", è diventata per gli italiani il luogo più attraente per le procedure PMA. Secondo le statistiche italiane, pochi anni fa circa il 75 % dei servizi PMA per le famiglie infertili venivano forniti negli Stati Uniti. Oggi questo numero arriva solo al 15%. L’Ucraina si è aggiudicata la fama della destinazione più gettonata. Qui gli italiani possono trovare le cliniche che offrono un numero illimitato di tentativi FIVET ad un prezzo fisso e forniscono perfino una garanzia di esito positivo.
Ma non tutti gli italiani possono approfittare di tali vantaggi dei centri ucraini di PMA. In Ucraina solo le famiglie tradizionali che hanno registrato il matrimonio civile possono sottoporsi a un programma di maternità surrogata. Le coppie che semplicemente convivono, così come le famiglie non tradizionali, non troveranno la soluzione al problema dell’infertilità in Ucraina. Il Messico sta diventando sempre più importante in questa materia. Lì, a differenza dell'Ucraina, questa pratica è consentita agli omosessuali e alle coppie non sposate.
Ricordiamo che all'inizio del 2016 i rappresentanti della minoranza sessuale (con cittadinanza italiana) che volevano fare ricorso alla maternità surrogata all'estero rischiavano la reclusione e una multa di un milione di euro. I senatori italiani hanno stabilito al tribunale di concedere il diritto di privare dei bambini nati in questo modo le coppie gay che hanno violato la legge. Quindi trasferirli per l'adozione ad altre famiglie.
Ma, già nel febbraio 2017, in Italia, il tribunale per la prima volta ha riconosciuto ufficialmente i diritti dei genitori dei coniugi omosessuali a due gemelli partoriti per loro da una madre surrogata negli Stati Uniti. La Corte d'Appello di Trento accettato la decisione dei colleghi americani di riconoscere entrambi gli uomini come padri dei neonati, nonostante uno di loro manchi di una relazione genetica con i bambini.
"Se è possibile “affittare” una madre surrogata nel paese più vicino, lo fanno tutte le coppie senza figli", spiega un avvocato italiano. “Ma spesso i paesi vicini non sono in grado di offrire un'opzione adeguata. Questa pratica è consentita nel Regno Unito, in Grecia e a Cipro, ma solo per i residenti e senza pagamento della retribuzione alla madre surrogata."
Come dimostra la pratica, le famiglie sterili sono pronte ad andare in qualsiasi paese (Ucraina) e talvolta pagano anche molti soldi (USA) solo per provare il tanto atteso sentimento di maternità e paternità. Non li fermano né le leggi che vietano la PMA e minacciano la detenzione, né multe multimilionarie, e nemmeno i paesi del terzo mondo, in cui il servizio e il livello di sviluppo generale del paese rimangono lontani dagli standard europei.
La maternità surrogata, che viene a costare agli stranieri da 30 a 100 mila euro, è legalizzata in alcuni stati dell'America, Georgia, Kazakistan, Russia e Ucraina.
In Italia, come nella maggior parte dei paesi del mondo, la maternità surrogata è vietata dalla legge del paese, oltre comportare responsabilità penali e milioni di multe. Tuttavia, molti italiani attuano tali programmi in Ucraina e tornano in patria con un neonato.
Per "affittare l’utero” di una madre surrogata la coppia interessata si reca nel paese selezionato. Il coniuge lascia il suo liquido seminale, quindi in laboratorio viene effettuata una fecondazione in vitro con gli ovociti della madre oppure della donatrice. In Ucraina la madre surrogata non è mai donatrice di ovociti. Secondo la legge locale, la stessa non può fornire il materiale biologico per la gestazione cosicché non può essere geneticamente legata ad feto. Questo fattore consente successivamente di risolvere rapidamente tutte le formalità legali senza problemi.
L'Ucraina, nonostante lo stigma "il paese del terzo mondo", è diventata per gli italiani il luogo più attraente per le procedure PMA. Secondo le statistiche italiane, pochi anni fa circa il 75 % dei servizi PMA per le famiglie infertili venivano forniti negli Stati Uniti. Oggi questo numero arriva solo al 15%. L’Ucraina si è aggiudicata la fama della destinazione più gettonata. Qui gli italiani possono trovare le cliniche che offrono un numero illimitato di tentativi FIVET ad un prezzo fisso e forniscono perfino una garanzia di esito positivo.
Ma non tutti gli italiani possono approfittare di tali vantaggi dei centri ucraini di PMA. In Ucraina solo le famiglie tradizionali che hanno registrato il matrimonio civile possono sottoporsi a un programma di maternità surrogata. Le coppie che semplicemente convivono, così come le famiglie non tradizionali, non troveranno la soluzione al problema dell’infertilità in Ucraina. Il Messico sta diventando sempre più importante in questa materia. Lì, a differenza dell'Ucraina, questa pratica è consentita agli omosessuali e alle coppie non sposate.
Ricordiamo che all'inizio del 2016 i rappresentanti della minoranza sessuale (con cittadinanza italiana) che volevano fare ricorso alla maternità surrogata all'estero rischiavano la reclusione e una multa di un milione di euro. I senatori italiani hanno stabilito al tribunale di concedere il diritto di privare dei bambini nati in questo modo le coppie gay che hanno violato la legge. Quindi trasferirli per l'adozione ad altre famiglie.
Ma, già nel febbraio 2017, in Italia, il tribunale per la prima volta ha riconosciuto ufficialmente i diritti dei genitori dei coniugi omosessuali a due gemelli partoriti per loro da una madre surrogata negli Stati Uniti. La Corte d'Appello di Trento accettato la decisione dei colleghi americani di riconoscere entrambi gli uomini come padri dei neonati, nonostante uno di loro manchi di una relazione genetica con i bambini.
"Se è possibile “affittare” una madre surrogata nel paese più vicino, lo fanno tutte le coppie senza figli", spiega un avvocato italiano. “Ma spesso i paesi vicini non sono in grado di offrire un'opzione adeguata. Questa pratica è consentita nel Regno Unito, in Grecia e a Cipro, ma solo per i residenti e senza pagamento della retribuzione alla madre surrogata."
Come dimostra la pratica, le famiglie sterili sono pronte ad andare in qualsiasi paese (Ucraina) e talvolta pagano anche molti soldi (USA) solo per provare il tanto atteso sentimento di maternità e paternità. Non li fermano né le leggi che vietano la PMA e minacciano la detenzione, né multe multimilionarie, e nemmeno i paesi del terzo mondo, in cui il servizio e il livello di sviluppo generale del paese rimangono lontani dagli standard europei.
Nessun commento:
Posta un commento