Secondo gli ultimi dati Eurostat, l’Italia è il Paese europeo con il più alto tasso di primipare dopo i 40 anni: nel 2013 la percentuale di neomamme over 40 era stimata al 6,1%, rispetto alla media europea del 2,8%.
L’istituto di statistica europeo ha rilevato inoltre che in Italia si registra il minor tasso di mamme con un’età inferiore ai 20 anni, l’1,8% a fronte di una media europea del 5,4%.
Nel nostro Paese un figlio su cinque è nato da una quarantenne, in linea con un atteggiamento tuttavia invalso in tutto l’Occidente.
In generale la maternità a 40 anni è motivata da fattori sia economici che sociali, ma anche di ordine psicologico: a 40 anni aumentano “la consapevolezza, il desiderio, la maturità e, probabilmente, la stabilità economica ed emotiva che una mamma “tardiva” può offrire”.
Per contro, in particolare se si tratta del primogenito, con l’avanzare dell’età si riducono le possibilità di restare incinte e aumentano i rischi per il feto, gli aborti spontanei, le gravidanze extrauterine e le malattie ginecologiche, come fibromi o alterazioni pretumorali.
Anche se in buona salute aumentano altresì i rischi di ipertensione, gestosi o preeclampsia.
Secondo la dottoressa Luciana De Laurentis, docente universitaria e responsabile del Centro Fertilità alla Clinica Santa Rita di Milano, a 40 anni le possibilità che l’ovulazione si trasformi in gravidanza sono del 12%, a 42 del 10%, un solo anno dopo si riducono all’8-5%: invecchia l’utero e invecchiano le cellule uovo, che diventano meno feconde o, se fecondate, maggiormente soggette ad anomalie cromosomiche, come la sindrome di Down.
Diminuiscono inoltre gli esiti positivi della fecondazione assistita.
Tuttavia le gravidanze “tardive” hanno anche delle implicazioni positive: oggi a 40 anni le donne hanno un’aspettativa di vita superiore, stili di vita consolidati, maggiore maturità, minore ansia e sono in grado di affrontare la nascita di un figlio con più serenità rispetto alle ventenni.
Gli specialisti affermano che, dopo i 35 anni, le donne gravide sono meno soggette alla depressione e alle patologie respiratorie. Inoltre, la particolare situazione ormonale, le protegge da alcune forme di patologie del seno, dall’endometriosi e ha effetti positivi sull’equilibrio psico-affettivo.
“The last but not least”, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Nature, le donne che riescono ad avere figli dopo i 40 in modo naturale, sono quattro volte più longeve rispetto alle gestanti più giovani, il che compensa altamente gli eventuali rischi di cui si è sin qui parlato.
http://www.newnotizie.it/2015/05/eurostat-in-italia-record-europeo-di-neomamme-over-40/